Questa mattina non è stato possibile proseguire con il collegamento, a causa di una connessione alla Borsa Merci, alquanto ballerina. Comunque sia, fra oggi e domani, verrano postati tutti i contenuti della mattinata appena passata: articoli, interviste, video, fotografie, slide, tutto quello che è accaduto!
Intanto concentriamoci su due momenti, fra i più emozionanti della mattinata: il primo, la telefonata di Gianni Palagonia, durante la conferenza. (Di seguito la sintesi di quello che ha detto e raccontato, scritta da Aura Panci):
Intanto concentriamoci su due momenti, fra i più emozionanti della mattinata: il primo, la telefonata di Gianni Palagonia, durante la conferenza. (Di seguito la sintesi di quello che ha detto e raccontato, scritta da Aura Panci):
La voce di Gianni Palagonia è ferma e costante: "Bisognerebbe amministrare la cosa pubblica con la stessa cura con cui ci si occupa della propria famiglia", ha dichiarato l’autore del libro 'Nelle mani di Nessuno'. E ha proseguito: "Cittadini ed istituzioni dovrebbero lavorare insieme con coscienza comune, tenendo presente che tutti possono fare qualcosa, non importa quanto un’azione possa apparire modesta: combattere la mafia significa innanzi tutto fare concretamente qualcosa. Non è mai troppo presto per parlare di mafia e illegalità, già dai banchi di scuola i ragazzi dovrebbero essere stimolati a vari livelli a formarsi una coscienza civile. Si dovrebbe insegnare che essere mafiosi non significa andare in giro con la coppola e la lupara, bensì l’aver fatto propria una forma mentale che porta a giustificare o minimizzare comportamenti di illegalità, di omertà, o altri meccanismi di forza volti ad ottenere una qualsiasi forma di guadagno. La mafia non può sostituirsi alle istituzioni per migliorare a qualsiasi livello le condizioni di vita di una società civile, non può perché non è in grado di farlo, e questo perché felicità e benessere sono due cose ben diverse e due soldi in più nel portafogli non valgono il dover camminare nel silenzio e a testa bassa". E riferendosi alle infiltrazioni mafiose anche nelle città del nord, ha dichiarato: "Non si è mai avulsi dal problema, non esistono realtà immutabili e permettere che credenze di questo tipo imperino sulla coscienza comune è una forma di favoreggiamento: bisogna partecipare alla vita politica e sociale della città, bisogna leggere, informarsi, sul passato tanto quanto sul presente, bisogna essere attivi, perché quello che non ci si sarà impegnati a cambiare oggi, graverà sulle nostre stesse spalle domani". Palagonia, infine, ha citato Dalla Chiesa:
“ Ci sono cose che non si fanno per coraggio, ma per poter continuare a guardare i propri figli negli occhi. “
Un'immagine della mattinata |
Subito dopo la telefonata di Palagonia, è stata la volta di Emanuele Macaluso, che ha raccontato la sua esperienza nella lotta contro la mafia. Una lotta che parte da lontano, quando era segretario della CGIL siciliana negli anni '40, quando - ha raccontato - era un collaboratore di Placido Rizzotto.
Anche l'intervento di Emanuele Macaluso è stato registrato e verrà inserito nelle prossime ore!
Un po' di pazienza dunque e avrete la mediateca di tutto quello che è accaduto durante la Carovana Antimafie 2011, in occasione della tappa aretina!
E per il momento...buona lettura!