di Il Solito Bene Informato
Orlandini,
Andiamo al sodo: ci siamo girati intorno per qualche settimana ma credo che sia arrivato il momento di
scrivere sul partito del potere.
Nella teoria e nell’immaginario comune, infatti, il
Partito Democratico (di cui non perderò neanche un attimo per descriverne la cervellotica nascita) dovrebbe essere
il riferimento del Sindaco e di metà della giunta. “Masturbatio”, latinerebbe il genio Brera.
Di fatto
il Partito è liquefatto perché non è riuscito a sostituire i riferimenti dei due vecchi partiti, ed il nuovo che avanza non sembra riuscire ad incidere in modo significativo. Un esempio lampante è
il Segretario Ovunque Marco Donati che gode di grande stima anche fuori dal PD ma che, in questa tornata, dovrà legittimare con i fatti che il PD non è la riserva di caccia del Sindaco. Anche perché sarebbe un finale indecoroso. E questa minaccia è molto concreta.
La lista civica a sostegno del Sindaco è il primo trabocchetto e qui c’è tutto un mondo da scoprire e che ci riempie di interrogativi.
Passi il fatto che il sedicente coordinatore sia l’ex (per scelta degli altri, come si dice delle zitelle meno attraenti)
consigliere regionale Mauro Ricci, un “cercatore di funghi” per quanto esperto di sottobosco politico e che ormai rappresenta solo i nostalgici dello scudo crociato (specialmente quelli in andropausa e con pappagallo al seguito, vista l’età media), ma che poi siano alcuni assessori democratici a stringere l’occhio alla lista senza colore (per dovere di cronaca un giovane ed una donna) risulta essere una bella sorpresa.
Le voci che si rincorrono però sembrano accreditare
un colpo a sorpresa della Banda Donati.
Un super capolista che porterebbe non poco giovamento e credibilità ad un lista che, sicuramente, vedrà molti ragazzi alla prima esperienza misurarsi con il consenso popolare:
Vincenzo Ceccarelli. Ebbene sì. Non un nome da poco in questa città che, sulla sua candidatura alle Regionali, si era mossa in modo trasversale.