Classico esempio di "commesso del mese" |
di Matteo Gallo
Insomma, la settimana scorsa una strana ronda di paranoie cercava di rimpatriare quest’inverno che s’aggirava clandestinamente, sia in quest’inizio di Marzo, che nei miei pensieri…..
Insomma...
La famosa settimana scorsa ,ero “a rota” di situazioni paradossali, quindi ho dovuto ricorrere ad un vecchio stratagemma per vivere ancora il brivido del ridicolo.
Avendo una faccia piuttosto rassicurante e un tipo di vestiario piuttosto anonimo capita, quando sono in grossi centri commerciali, di essere scambiato per un commesso, o comunque per uno del settore. Le prime volte che avveniva questo misunderstanding ero impacciato impreparato e stupidamente irritato, senza riuscire a cogliere l’enorme potenziale che questo tipo di scenette può generare.
Col passare del tempo, come in ogni disciplina la pratica mi ha portato alla perfezione e ho iniziato a togliermi delle discrete soddisfazioni:
IPERCLIENTE dell IPERCOOP: Salve cercavo, ora mi sfugge il nome, quello shampoo, quello che si vede in televisione, quello che non fa perdere i capelli, su su... ha capito quale?
IO o presunto IPERCOMMESSO: Troverà un mastice straordinario nel reparto fai da te, nel senso che è meglio se fai da te invece di chiederlo a me.
Va detto che il tutto si fa molto più interessante, più il grande magazzino è specializzato in qualche ramo di cui ignoro ogni singolo dettaglio.
Cliente dell OBI: Salve mi può segare questo legno mantenendo la traccia di 12 cm per lato? Mi consiglia per una libreria un legno di faggio o una quercia?
IO o OBI ONE PER HOBBY: Per il taglio non c’è problema, facciamo anche la barba al palo visto che ci siamo? Per quanto riguarda la libreria le consiglio il faggio, sa la quercia è poco affidabile e incline a piegarsi anche dal punto di vista politico, mentre il faggio anche in caso di muffa le può sempre regalare una bella fungaia.
All Ikea di Casalecchio ho ricevuto pure una mancia dopo aver insegnato ad una coppia di novelli sposi come si chiude un divano letto, mi guardavano con una tale ammirazione che ho intonato pure l’inno svedese per dare un'aria ancor più solenne al momento.
Fingere di essere ciò che non si è in genere richiede una grande preparazione, io personalmente non ho mai adottato il Metodo Stanislavskij, nemmeno quando ho scoperto che non aveva mai giocato nel Milan. Preferisco di gran lunga buttarmi nel personaggio come Inzaghi in area di rigore….almeno lui nel Milan ci ha giocato.
TURISTA ACQUARIO DI GENOVA: Salve, sa io e mia moglie quest’estate al mare ci chiedevamo, ma le meduse frequentano più i mari puliti o quelli sporchi?
Solo per questo varrebbe vivere, poco prima non ero che un piccolo uomo di fronte all'enorme varietà di gag comiche sviluppata da una ciurma di pinguini in una piccola vasca 7x12, un secondo dopo un ignaro turista mi aveva scambiato per il suo personalissimo Jacques Costeau e si avvaleva della mia consulenza ignorando quanto io ignorassi il tutto.
IO o PRESUNTO BIOLOGO MARINO: Mi scusi piccola testolina di cazzo tu quale frequenteresti di più ehhh furbizia?? Se ne vada prima che la butti nella vasca del terribile vitelle tonnè...
In calce segue il mio risveglio di stamani, interpretato da due grandi attori, che esemplifica - meglio di questo racconto - quanto sia dura sapere che essere se stessi a volte significa non essere niente...