Per vivere, lavora in un albergo a Cortona, ma quello di cui si occupa veramente, è ciò che tutti quanti hanno in bocca e che in pochi conoscono: l’immigrazione e il conseguente problema dell’integrazione! Esperto di ‘seconde generazioni’, gira l’Italia per parlarne. E’ un professionista, insomma. E in quanto esperto, abbiamo voluto farci due chiacchiere.
Un’intervista su questi temi, ha un rischio altissimo, l’ipocrisia su tutti: perché, che l’intervistatore si ponga da classico tollerante, magari disposto a mettere la testa sotto terra, o da razzista demagogico, non verrebbe fuori niente di utile alla discussione! Quindi, proviamo...mentre in Gran Bretagna, la capitale del Melting Pot europeo, James Cameron dichiara che: “Il multiculturalismo ha perso”, noi in Italia come siamo messi?
Dai un po’ di numeri…dei dati oggettivi...solo per farsi un’idea!
“Conta che in questo momento, in Italia, vivono 4milioni e mezzo d’immigrati. Il 12% della popolazione. In Toscana, sono 67mila solamente gli albanesi, di cui 5mila in provincia di Arezzo”
Proviamo a dare una lettura a questi numeri…
“Allora, ti do un altro dato per confrontare e fare una riflessione diversa, da quella che ci offre la stampa ogni giorno: dal 1990 al 2010, negli ultimi venti anni (non un secolo fa!), sai quanti italiani sono espatriati verso nuovi paesi? Ben 4milioni. Mentre quasi 6milioni di cittadini, si sono spostati dalle regioni del sud, verso quelle del nord”
Questa è l’annosa questione, per il quale in Italia, facciamo uscire milioni di scienziati, e importiamo l’equivalente di muratori! Ma a parte questo…cosa significano questi dati?
“Voglio dire: dov’è il problema immigrazione? Perché siamo convinti che esista un problema immigrazione? Qualcuno si ponga la domanda sul perché, fatti alla mano, gli immigrati diano così tanto fastidio! Nella quasi totalità dei casi siamo giovani, quindi non usufruiamo di diritti dispendiosi, quali la pensione e al contrario, contribuiamo a non far cadere l’Italia in una situazione di crescita zero. Paghiamo le tasse…”
Vi accusano di avere pari diritti, ma meno doveri…
“Facciamo un elenco di questi doveri di cui non siamo responsabili, perché a me risulta che sia nostro dovere rispettarli tutti. Nessuno escluso. E ti dirò di più, il primo che mi dirà un dovere che hanno gli italiani, ma gli immigrati no, me ne torno in Albania...”
Lanciata la sfida! Ma continuiamo sul pratico: inviate denaro ‘italiano’ nei vostri paesi d’origine…liquidità che scompaiono dal nostro territorio…
“Questo è un dato insignificante, che quasi non esiste: un immigrato che ha una famiglia in Italia, ha bisogno dello stipendio per vivere, cosa vuoi che gli rimanga da mandare a casa alla fine del mese? Nulla! I soldi sono pochi anche per noi e ci servono qua”
L’evasione fiscale…
“Guarda, i regolari che possono avere un contratto vero, dubito che evadano. E – che so – l’imprenditore extracomunitario, va dai commercialisti italiani, che gl’insegnano come fare, appunto, ad evadere. Evidenziamo problemi che esistono di già. Comunque sia, non vedrei con occhi così malevoli chi evade…”
Come no?
“Certo…ogni volta che viene trovato un immigrato che evade, io rispondo: “Bene, significa che si è integrato”! Questa, chiaramente, vuole essere solamente una provocazione”
Ci costate un sacco di soldi…
“E voi a noi? Cento euro per rinnovare il permesso di soggiorno, 200 euro per fare richiesta di cittadinanza italiana (e se la domanda sarà respinta, chiaramente, i 200 euro andranno ripagati di nuovo la volta successiva)…insomma, non sovraccarichiamo le casse italiane, te lo assicuro”
Ci costate in termini di micro, per non parlare della macro, criminalità?
“Gli immigrati non hanno inventato nulla di nuovo! Te l'ho detto: credo che non abbiano fatto altro che evidenziare problemi italiani, che esistevano già, a prescindere da noi. Per farti un esempio, come in tutti i mercati, c’é una domanda e un’offerta: se l’immigrato spaccia, è perché c’è un italiano che fa uso di droga. Se esiste la criminalità, serve anche una manovalanza della criminalità”
E’ un dato di fatto che le carceri sono piene di stranieri…
“E’ vero, questo é indubbio, ma esistono vari livelli di lettura della cosa”
Tipo?
“Tipo che molti extracomunitari sono in carcere non per responsabilità di ‘azioni’ punibili penalmente, ma a causa del loro status di clandestini”
Che in Italia è uno status perseguibile penalmente…
“Certo, ma chi va in carcere per questo motivo, non è detto che sia un criminale. Poi c’è l’immigrato che non possedendo un’abitazione, non può usufruire di un’alternativa alla pena detentiva, come gli arresti domiciliari. Oppure c’è la questione del servizio giudiziario adeguato, che non tutti possono permettersi e dunque si accontentano degli avvocati d’ufficio”
La discriminante è avere o meno i soldi…
“Infatti, i veri capi del crimine albanese, per fare un esempio, sono a piede libero, potendo permettersi i principi del foro, mentre la mezza tacca, che non ha fatto nulla, o quasi, riempie le carceri italiane. Poi ci sono le intercettazioni tradotte male…”
Come le intercettazioni tradotte male?
“L’ultimo caso eclatante è il tunisino arrestato per la vicenda di Yara. Era stata tradotta male una sua conversazione e un suo “Che Allah mi aiuti”, si è trasformato in chissà cosa”
Beh…questo è un rischio che dovete correre per forza di cose…
“Perché? La società è multiculturale e mi chiedo come mai la polizia che fa le indagini in questa società, su questa società, non sia multiculturale e interraziale. E’ un po’ come se te, toscano, dovessi trascrivere l’intercettazione in campano stretto di un camorrista. Saresti in grado?”
Allora, il dato sulla criminalità è falsato; ma cosa mi dici sulla prostituzione? L’avete in mano voi…
“Una cosa che non tutti sanno: esiste una disposizione di legge, per la quale se sei un immigrato che svolge una certa professione, avrai una sorta di circuito preferenziale per l’ingresso in Italia. In altre parole, mancano infermieri? Se lo sei, entri prima! C’è carenza di scienziati? Idem, così come per le operatrici d’intrattenimento…”
Le operatrici d’intrattenimento?
“Esattamente…le ballerine del night! Quindi, capisci bene, che il confine fra quelli che in questa storia fanno la parte dei cattivi e chi quella dei buoni è molto sottile”
E’ un po’ come se la prostituzione, fosse incentivata a livello di legge…
“L’ipocrisia è enorme sul tema immigrazione! Il fatto è che a un immigrato si chiede di essere più italiano, di un italiano”
E qui passiamo alla politica…
"Il fatto è che sia per la destra, che per la sinistra, noi siamo un po’ come un bancomat a fido illimitato! Chiaramente, per i motivi diametralmente opposti!”
Ho sempre avuto questa sensazione…siete l’argomento più strumentale alla politica…
“L’immigrazione rimane uno dei pochi temi che arriva alla pancia delle persone. Per la destra portiamo problemi, siamo la causa di tutti i mali (se non ché, i problemi come gli sbarchi clandestini scompaiono, nel momento in cui vincono le elezioni…quando invece, i problemi, quelli veri come quello della clandestinità, continuano eccome); mentre per la sinistra siamo i poveri e i deboli della società”
Mentre mi basta pensare alla Lega, per capire la discriminazione da destra; mi rimane difficile capire la critica che mandi a sinistra…
“Per farti capire…’Fuori il crocefisso dalle scuole’! Chi l’ha mai detto? Andiamo in giro con una telecamera a intervistare gli stranieri disturbati dalla presenza del crocefisso nelle scuole. Non esistono! Per farti un'idea, vatti a guardare un mio articolo: ‘Abolizione del Natale! Not in my name!’ su Albanianews”
E in questa maniera, credendo di farsi carico delle vostre istanze, non fanno altro che alzare il tono del dibattito…
“Esatto. Che ci frega a noi se attaccati ai muri ci siano o meno i crocifissi? La sinistra non fa altro che dire quanto siamo poveri, quanto siamo deboli, quanto siamo discriminati…”
E invece?
“E invece ci sono immigrati più ricchi di tanti italiani, non siamo una categoria debole. Siamo una risorsa, non una categoria da salvaguardare…c’è chi è povero, chi ricco...tali e quali agli italiani…quindi che la politica cerchi di far fruttare questa risorsa”
Parla degli immigrati, in quanto risorsa…
“Usiamo dei dati anche stavolta. C’è stato uno studio che puoi ritrovare sul sito voce.info e che ha portato a galla un valore: gli immigrati consumano l’1 e mezzo del PIL, producendone il 3%. Questo, molto semplicemente, significa che rigettiamo nel “Sistema Italia”, il 100% di ciò che vi costiamo!”
Un bell’investimento…
“E potremmo esserlo molto di più, un investimento! Ti faccio un altro esempio: ogni anno 450.000 albanesi tornano a casa. Avete 450.000 ambasciatori gratuiti del vostro paese, solamente in Albania. Questo cosa potrebbe significare? Anzi, cosa significa? Che nei bar albanesi, per farti un esempio banale, oggi c’è il caffè italiano, nei supermercati tutti i vostri prodotti! Significa che invogliamo i nostri concittadini a venire a farsi un viaggio qua! E invece…?”
E invece…
“E invece ci trattate come degli stronzi. Mai come una risorsa! Il rapporto fra un immigrato e l’Italia è un po’ come un amore difficile fra un ragazzo e una ragazza. Il ragazzo può essere innamorato esageratamente della sua ragazza, ma se lei lo prende a schiaffi e a male parole tutti i giorni...beh…alla fine quella storia non avrà un grande epilogo”
Il più grande schiaffo che ricevete ogni giorno…
“Guarda…abbiamo creato una Rete di Associazione di Albanesi in Toscana, che soprattutto si occupa del rapporto coi mass media e vigila su di essi”
In che senso vigila su di essi?
“Nel senso che ogni tre per due, c’è bisogno di fare un esposto all’Ordine dei Giornalisti! Perché titolare “Albanesi culturalmente violenti” è un po’ come se ci sganciassero addosso una bomba atomica. Quando c'è una rissa fra albanesi, io sono il primo a rimetterci, perché il giorno dopo nel giornale ci sarà scritto: "Albanesi culturalmente violenti". Non riesco a capire il motivo di questa generalizzazione...gli italiani non le fanno le risse? Forse la vittima, diventa il carnefice”
Immagino che questa possa essere una ragione…gli italiani sono discriminati, allora discriminano...
“Ma si, come fanno gli albanesi, tutto il mondo è paese! Oggi dicono: ‘Meno male che sono arrivati i rumeni!’. Funziona così, quelli violenti e razzisti, sono quelli che hanno subito la violenza e il razzismo. Comunque, consiglio ai giornalisti di leggersi la Carta di Roma, un decalogo sul comportamento corretto per chi fa informazione, occupandosi di immigrazione”
Gli do una letta anch’io…senti…passiamo alle domande che faccio ad ogni intervistato…punti di forza per Arezzo…
“Sono tutti strutturali: la posizione, i servizi, i trasporti, la dimensione umana…”
E quelli di debolezza?
“Mancanza di lungimiranza sulle politiche culturali, sociali e giovanili. E poi, non investiamo sui nostri punti d’eccellenza”
Una proposta, o una provocazione…
“Diamo in mano la città ai giovani. Facciamoli comandare nel vero senso della parola. Diamogli la possibilità di valorizzare l’aretinità e di farci vedere cosa sarà la città di domani, ma con gli occhi dei cittadini di domani, attraverso itinerari, colori, attraverso il rumore…questa è la mia proposta per Arezzo!”
Ma quante ne sai...quasi quanto un aretino...
"Eh...lo sono!"