martedì 1 marzo 2011

L'HackLab aretino ti sta cercando..."Pillola rossa o pillola blu?" Sei pronto per inventare il futuro prossimo venturo di Arezzo?

“È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità. Niente di più”


"Pillola rossa o pillola blu?"
Sembra che il Comune di Arezzo voglia ingoiarla questa benedetta pillola rossa. Sembra che abbia fatto quattro chiacchiere con Morpheus e l’idea di un hacklab, di una ‘Nabucodonosor’ che ci scorterà sani e salvi nei meandri del futuro prossimo venturo, è entrata in agenda. Sembra che questi ‘smanettoni’ informatici, non siano più visti come dei semplici nerd, ma come una chance dalle molteplici potenzialità.

Vi ricordate dell’HackLab? Lanciato da Matteo Bonicolini prima, e da Michele Bursi poi, sulle pagine de l’Orlandino, il progetto di dare alla città un suo laboratorio di sviluppo informatico (nel suo senso più generale), sta andando in porto. E’ fitto il dialogo di questi ragazzi con l’amministrazione comunale, nella persona dell’Assessore Cecchini (delega all’innovazione). E’ con lui che questi giovani programmatori stanno mettendo a punto un progetto veramente nuovo per la nostra città.


Veramente nuovo, perché un hacklab è un’opera in perenne costruzione, un grande libro che ha ancora tante pagine bianche da scrivere, una storia che potrà prendere le strade più disparate…perché il futuro ci offre infinite possibilità, ma sei tu che decidi il tuo futuro…

Sei disposto a vedere quant’è profonda la tana del bianconiglio?

Adesso c’è bisogno anche del tuo contributo: se i pazzi esistono (e l’Orlandino vuole ben sperare che ne esistano), è l’ora che vengano fuori. Ci vogliono degli esaltati, degli appassionati, dei visionari, gente che possa far prendere il verso giusto a un progetto che potrebbe veramente significare qualcosa per la nostra cittadina.

Più siamo e più andremo lontano: sei un web designer, un programmatore, sei un semplice appassionato di internet, un blogger, un ingegnere, un filosofo, un creativo in generale? Ami la tua città? Oppure non la ami affatto, proprio perché vorresti che cambiasse? Hai delle idee per Arezzo, perché cambi...finalmente? E’ arrivato il momento in cui è possibile mettersi in gioco. Il tuo ‘know how’ – come fa figo dire! – il know how di ogni persona sarà liberamente condiviso con gli altri membri del gruppo, la crescita tecnica e umana sarà assicurata e questo indipendentemente dalle competenze individuali.

Ci stai? Mandaci una mail e vieni a darci una mano… metti le tue idee al servizio della tua città!

Direte, ma come mai questo qua è così esaltato da un gruppo di ‘smanettoni’? Perché crede che si possa cambiare tutto attraverso di loro. Linus Torvalds, il tizio che ha inventato il kernel di Linux, diceva: “sono convinto che l'informatica abbia molto in comune con la fisica. Entrambe si occupano di come funziona il mondo a un livello abbastanza fondamentale. La differenza, naturalmente, è che mentre in fisica devi capire com’è fatto il mondo, in informatica sei tu a crearlo. Dentro i confini del computer, sei tu il creatore. Controlli – almeno potenzialmente – tutto ciò che vi succede. Se sei abbastanza bravo, puoi essere un dio. Su piccola scala”. Per questo…perché è l’unico modo in cui si può immaginare una nuova Arezzo. E’ da qui, che tutto può prendere una piega nuova.

Richard Bandler, un linguista statunitense, invece, diceva che “I computer danno esattamente quello che gli è stato immesso; se futilità immettiamo, futilità otterremo”! Quindi…va da sé…il perché c’è bisogno del contributo di più ‘pazzi’ (e pazzi nel senso di creativi più spudorati) possibili. Perché c'è bisogno di te per immettere i dati più intelligenti dentro la macchina!

Al momento, un eventuale HackLab per Arezzo, garantirebbe: dai corsi d’informatica (ma inconsueti rispetto a quelli visti sino ad oggi, incentrati sui pacchetti Microsoft, ma che andranno al cuore della materia, creando una vera alfabetizzazione informatica), a un gruppo di analisti (rigorosamente open source) per la pubblica amministrazione, che condivideranno i problemi informatizzati dell’ente, arrivando alla loro risoluzione. Arrivando sino allo sviluppo e alla ricerca di software, un aspetto che riguarderebbe la sperimentazione e l’implementazione di nuovi protocolli di rete, di simulatori, di applicativi web e in generale di prodotti di pubblica utilità. E per ultima finalità, ci sarebbe anche la produzione di eventi, quali hackmeeting, o cose simili. Ma questo è solo l'inizio...

Insomma...pillola blu o pillola rossa? Ti stiamo offrendo solamente il futuro. Niente di più!