giovedì 27 gennaio 2011

Open Space: le primarie delle idee per disegnare la città di domani

di Federico Fabiani
Parte Sabato 29 Gennaio il percorso di consultazione aperto alla cittadinanza messo in piedi da Sinistra Ecologia e Libertà sotto il nome di Open Space con un'evento omonimo fissato per le 15:00 nelle stanze del Palazzo comunale.
L'evento dà il via ad una campagna più ampia in vista delle prossime elezioni amministrative all'interno della quale i cittadini sono chiamati, non solo ad indicare le proprità che la futura Giunta dovrà affrontare, ma a valutare anche i punti di forza e le debolezze che hanno segnato gli anni dell'amministrazione Fanfani; dare i voti insomma, ma anche proporre, discutere e porre questioni alla politica.
Per fare questo Sinistra Ecologia e Libertà, sentendo l'esigenza di sperimentare nuove prassi di organizzazione e di elaborazione delle priorità programmatiche, si è affidata ad Ecobiopolis, una spin-off dell'Università di Siena che si occupa di consulenze a enti pubblici e aziende per quanto riguarda la progettazione e lo sviluppo di percorsi partecipativi, percorsi di ricerca-azione, networking, e che ha già curato il progetto Io Conto 2010 per il Comune di Arezzo.


Le fasi del processo sono due:

L'Open Space: un incontro aperto a qualsiasi contributo e in cui chiunque possa indicare i problemi, le soluzioni o semplicemente le idee che vorrebbe vedere realizzate per Arezzo
Le primarie delle idee: un questionario distribuito nelle settimane successive all'evento tramite il quale esprimere le proprie opinioni sull'amministrazione cittadina di oggi e di domani

Cos'è l'Open Space?

L'Open Space è una modalità di gestione creativa delle conferenze; negli anni 80 in America ci si era accorti che il monento della pausa era il più “sfruttato” dai partecipanti per discutere e quindi si è pensato di ampliarlo a tutta la conferenza togliendo i vincoli alla partecipazione.
Si parte da un incontro plenario in cui si introduce la serata proponendo macortemi (cultura, mobilità, giovani...) che possono essere ampliati e integrati da quelli proposti dai presenti e si organizza la tempistica dell'incontro.
I temi e le modalità di discussione saranno completamente decisi dai partecipanti che si divideranno in gruppi di discussione tematici.
I responsabili di ogni gruppo di discussione sono le persone stesse che propongono i temi.

I 4 principi dell'Open Space:

- Chiunque venga è la persona giusta:
Le decisioni che vengono prese durante il lavoro sono opera di coloro che sono presenti. Non serve quindi pensare a chi sarebbe potuto intervenire o chi avremmo dovuto invitare, è molto più utile concentrarsi su quelli che ci sono.

- Qualsiasi cosa accada è l’unica che possiamo avere
In una particolare situazione, con determinate persone e discutendo di un certo tema, il risultato che si otterrà è l’unico risultato possibile. Le sinergie e gli effetti che possono nascere dall’incontro di quelle persone sono imprevedibili ed irripetibili, per questo chi conduce un Open Space Technology deve rinunciare ad avere il controllo della situazione.

- Quando comincia è il momento giusto:
È chiaro che dovranno esserci un inizio ed una fine, ma i processi di apprendimento creativo che avvengono all’interno del gruppo non possono seguire uno schema temporale predefinito..

- Quando è finita è finita:
Se certe volte serve più tempo di quello previsto, altre accade il contrario. Se ad esempio si hanno a disposizione due ore per trattare un certo argomento, ma la discussione si esaurisce più velocemente del previsto, è inutile continuare a ripetersi, molto meglio dedicare il nostro tempo ad altro.

Alla fine della discussione viene prodotta una sintesi a punti da ogni gruppo che viene stampata, messa insieme alle altre in un Istant Book e data a tutti i partecipanti.

Il Questionario:

Ciò che emergerà all'interno dell'Open Space sarà la base per il questionario che verrà proposto a tutti i cittadini interessati sia attraverso i gazebo che saranno presenti in vari punti della città nelle settimane successive all'evento che online sulla pagina Facebook del percorso.

Il questionario, che sarà vincolante per le future scelte del partito, si divide in tre parti:

- Analisi dell'operato della Giunta Fanfani nei vari ambiti di competenza con la possibilità di dare un voto da 0 a 10 all'operato dell'amministrazione.
- Una parte propositiva: quali devono essere i principali punti programmatici e le priorità per la futura Giunta.
- Le modalità di candidatura di Sinistra Ecologia e Libertà alle prossime elezioni comunali.

L'esito del questionario sarà vincolante?

Si, le priorità programmatiche per il futuro della città e la modalità di presentazione alle amministartive sarà decisa da chi compilerà il questionario.

Inoltre nel percorso interverranno associazioni, categorie economiche e realtà sociali del territorio, coinvolte in un precesso di Outreach (delle interviste mirate da presentare all'Open Space per informazione, brainstorming e integrazione dei contenuti) per cercare di escludere meno voci possibili dalla narrazione che deve guidare la politica aretina.

L'Open Space nasce come una grande domanda che stimoli le risposte, soprattutto dei tantissimi che vedono la politica come qualcosa di lontano, di falso, di inespugnabile; l'Open Space vuole essere un'esperienza di rottura, nei metodi con cui si fa e con cui si racconta la politica senza dimenticarsi che la partecipazione è il perno centrale di questo processo.

Le occasioni di esprimersi (e di essere ascoltato) che la politica da a chi “sta fuori” sono sempre poche e spesso di facciata, per questo una volta tanto che chiunque ha la possibilità di proporre e discutere i temi che gli stanno a cuore è bene ricordarsi di uno slogan degli anni 70 quanto mai attuale: “Se non ti occupi di politica, la politica di occuperà di te”

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