Un'intervista fatta a Filippo Rossi, Direttore di Fare Futuro Magazine, una delle anime di Futuro e Liberta, il neo movimento di Gianfranco Fini. Un'intervista da fare, perché Filippo Rossi (personaggio chiave in questo passaggio politico italiano) non si poteva non intervistare. Ma allo stesso tempo, un'intervista che è giusto sia pubblicata su Informarezzo e non su questo blog. Perché? Perché l'Orlandino "contiene" qualcos'altro, contiene, ad esempio, due chiacchiere con Angelo Rossi, militante FLI di Arezzo, impegnato in politica dallo scorso primo di aprile (e non è uno scherzo il giorno!), che la si può pensare come si vuole, ma di sicuro non ha peli sulla lingua. Anche troppo pochi, per un aspirante amministratore. E lui, di fatto, dice: "Sto studiando per riuscire in politica! ". Speriamo che sia uno studio infruttuoso. Solamente quello che lo porterebbe ad averne, di peli sulla lingua!
Fra poco l'intervista ad Angelo Rossi! Puntuali, come al solito! A presto!
non accuso né Rossi né Fini di essere traditori, ma credo che l'aver cambiato idee sia il loro maggior pregio.
RispondiEliminaaggiungo che concordo nella sostanza con il quadro politico così come tratteggiato da Filippo Rossi.
mi sorge un dubbio tuttavia: temo che Filippo Rossi abbia liquidato come formalismo un elemento che, assieme ad altri, è anche sostanza, il simbolo.
Il nome del "capo" sul simbolo, un manipolo di politici anche competenti come Bocchino, Briguglio, Della Vedova e Urso con funzione di "centurioni", una serie di canali di comunicazione a disposizione, l'eliminazione delle sezioni di partito in favore dei circoli, una fondazione culturale che sostituisce il vertice del partito nel dettare la linea politica su vari temi.
quanto di berlusconesco c'è in FLI e quanto invece è proprio del fare politica contemporaneo?
molti degli elementi sopra descritti si ritrovano in Sinistra Ecologia e Libertà, con Vendola le sue "fabbriche" e i suoi video-appelli; molti si ritrovano nell'IdV e nel suo rapporto con il blog di Grillo.
è evidentemente una domanda aperta anche per me e mi sarebbe piaciuto sapere l'opinione di Rossi su questi aspetti, su queste "strane ricorrenze".
in ogni caso un "bravo!" a Marco Pic.
Edoardo
Edoardo...fai bene a dirmi cosa vorresti sapere, fai bene a scrivere le domande a cui vorresti avere una risposta! Non appena ci sarà un'altra occasione, questa sarà la prima questione che tirerò fuori! E' la filosofia dell'Orlandino, quello per cui - secondo me - porta qualcosa di nuovo questo blog nella scena dell'informazione locale, una filosofia riepilogabile in "ditemi quello che devo fare e io lo faccio", o dicendolo in maniera un po' più seria, mi piacerebbe che l'Orlandino diventasse una sorta di "intelligenza collettiva"!
RispondiEliminasecondo me non c'è dubbio che molte di quelle che chiami "strane ricorrenze" siano aspetti indispensabili al fare politica di oggi e alcune lo saranno ancora di più domani. La differenza sarà nel come saranno gestiti i canali di comunicazioni, nel peso dato ai "centurioni, nella gestione dei circoli etc..
RispondiEliminaoggi sono ancora ottimista, domani ve lo farò sapere.
Marco, l'intelligenza collettiva è un obiettivo ambizioso. Quindi bisogna provarci! ;)
...e allora proviamoci...perDio!!!
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